Salendo la Surselva con la Ferrovia retica fino a Disentis e superate le ultime curve prima di entrare nella località che ospita il convento, il paesaggio si apre sulla pianura. Lo sguardo sorpreso del viaggiatore si posa sulla chiesa abbaziale di San Martino con il complesso monastico, che troneggiasopra il villaggio come un’«Arca bianca».
O arrivando da sud, dalla Valle di Blenio e dal Passo del Lucomagno, se sotto Curaglia vi fermate per una sosta ai bordi della strada, davanti a voi si materializza il quadrilatero del convento di Disentis nel suo bianco splendore: l’«Arca bianca».
Anche se arrivate da Andermatt nel Canton Uri, dopo aver attraversato il Passo dell’Oberalp nei pressi di Disentis vi aspetta la stessa immagine. Subito dopo il curvone sinistro della strada e della ferrovia sotto Mompé-Tujetsch ecco ad attendervi a sorpresa il complesso conventuale sovrastante il villaggio di Disentis. È ancora lei, la nostra «Arca bianca».
E pure in aereo, se siete seduti a sinistra sul volo Zurigo-Roma e guardate la pianura che si estende diecimila metri sotto di voi, che cosa catturerà la vostra attenzione? Il comandante di bordo ve lo confermerà volentieri: l’«Arca bianca» dei benedettini di Disentis, che incastonata fra alpeggi e prati verdi brilla della sua luce.